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biografia di peter sloterdijk
Biografia di Peter Sloterdijk: la filosofia della modernità

Se il filosofo è chiamato a vivere in prima persona ciò che afferma a parole, il suo compito – criticamente inteso – sarà quello ben maggiore di dire ciò che vive.

Peter Sloterdijk

Il nome di Peter Sloterdijk non ha bisogno di ulteriori presentazioni. L’autore di Critica della ragion cinica (1983), Il mondo dentro il capitale (2006) e dei tre volumi di Sfere (1988-2004) è tra i più famosi autori della contemporaneità occidentale. L’ideatore del concetto antropotecnica e kinicismo nasce il 26 giugno 1947 a Karlsruhe da madre tedesca e padre belga. Si laurea ad Amburgo nel 1974 dopo aver studiato storia ed ermeneutica, temi costanti di tutta la sua ricerca, per dedicarsi poi all’approfondimento di Michel Foucault. Ad egli Sloterdijk dedica anche il primo saggio dopo il conseguimento del Dottorato, L’économie des jeux de langage.

Peter Sloterdijk Letture

Gli anni immediatamente seguenti agli studi saranno di studio, viaggi ed esperienze. La vita dello studioso si affianca presto a quella dello scrittore – Sloterdijk lavorerà infatti come freelancer per anni – soggiornando tra l’altro per diverso tempo in India presso l’amico Bhagwan Rajneesh, il futuro Osho. Il frutto di questi intensi anni di esperienze saranno alcune tra le maggiori opere della modernità, e che porteranno Sloterdijk nel ruolo di importante pensatore europeo, come egli è ancor oggi.

Esce nel 1983 Critica della ragion cinica, forse il maggior capolavoro del filosofo tedesco. In questo testo giunge a maturità l’opera di riflessione e critica sulla contemporaneità, che corrompe il cinismo vitale degli antichi per trasformarlo nel torpore privo di entusiasmo tipico della decadenza occidentale. Ciò che occorre, nel clima di rifiuto delle “grandi narrazioni” aperto da Lyotard, è secondo Sloterdijk un ritorno al cinismo antico (che lui chiama kinicismo), un tema del pensiero al quale egli dedicherà gran parte della sua vita.

Il successo della sua opera, una critica della contemporaneità in cui il vivere naturale diventa sempre più artificiale e ingabbiato, comporta per il filosofo tedesco anche la fama e l’avvio della carriera d’insegnante. Nel 1992 Sloterdijk entra come professore di filosofia e teoria dei media presso la Hochschule für Gestaltung di Karlsrhue, della quale poi diventerà anche rettore nel 2003. A questo titolo, già prestigioso, si aggiunge poi nel 2004 quello di direttore dell’Akademie di Vienna. Del 1998 è poi anche il primo volume di Sfere, la trilogia che costituisce l’opus maximum dell’autore.

La fama del filosofo tedesco è oramai grande, così come anche molteplici sono state le sue opere e il suo impegno filosofico. Sloterdjik infatti non ha mai smesso di scrivere, ricevendo diversi premi per la sua attività: nel 1993 e nel 2000 il premio Curtius per la saggistica, nel 2001 il premio Christian-Kellerer per l’impegno filosofico, nonché inviti a tenere conferenze presso le maggiori università europee, tra le quali il College-de-France.

Tra le altre opere dell’autore vi sono anche Regole per il parco umano (1992), una discussione sulle tesi di Heidegger di Lettera sull’Umanismo, poi Devi cambiare la tua vita (2009), Stato di morte apparente (2011), dedicati al concetto di antropotecnica. Questo è modellato sul pensiero di Foucault e inteso a rendere l’uomo occidentale consapevole di se stesso in un’epoca di grandi strutture ed eventi i quali sembrano annichilire la possibilità di un’azione autenticamente umana. Oggi Peter Sloterdijk vive e lavora a Berlino.

Riferimenti bibliografici

Peter Sloterdijk, Critica della ragion cinica, Garzanti, Milano, 1992.

-, L’ultima sfera. Breve storia filosofica della globalizzazione, Carocci, Roma, 2005.

-, Non siamo ancora stati salvati. Saggi dopo Heidegger, Bompiani, Milano, 2004.

-, Stato di morte apparente. Filosofia e scienza come esercizio, trad. it. di S. Franchini, a cura di P. Perticari, Raffaello Cortina, Milano, 2011.

Niklas Luhmann, Il paradigma perduto, Meltemi, Roma, 2006

Philippe van Parijs, Il riflettore e il microfono. L’impresa può e deve essere socialmente responsabile?, «Quaderni di Fabbrica Ethica», 1 (2003)

https://www.observacionesfilosoficas.net/indexpetersloterdijk.htm

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